19 luglio 2023 – Sono due tipologie di trattamento contro il carcinoma della prostata. La seconda consiste nel monitoraggio periodico della malattia, con intervento in caso di comparsa di sintomi. È adatta per i pazienti anziani con malattia poco aggressiva, o malati con aspettativa di vita limitata. La vigile attesa deve essere differenziata dalla così detta sorveglianza attiva che consiste nel tenere sotto controllo il paziente con tumori piccoli e poco aggressivi attraverso la ripetizione nel tempo del dosaggio del PSA e delle biopsie prostatiche. Diverso è infatti lo scopo di queste due strategie: la vigile attesa si propone di evitare il trattamento locale della malattia fino a che non compaiano i sintomi e parte dal presupposto che soprattutto negli uomini anziani sia frequente che in realtà la malattia non comporti conseguenze rilevanti per la salute del paziente. La sorveglianza attiva si propone invece di selezionare nel tempo i pazienti che andranno avviati a trattamento ed in particolare alla prostatectomia, in quanto in essi la malattia è destinata ad evolvere in maniera più aggressiva. Questa tattica è di solito riservata a uomini più giovani che comunque devono essere avviati a Centri con esperienza e che seguano protocolli specifici di monitoraggio.
Tumore prostata: quali sono le differenze tra vigile attesa e sorveglianza attiva?
